❓Ci eravamo lasciati con l’interrogativo: Cosa fare di fronte a possibili comportamenti difficili una volta tornati (⏳si spera!) tra i banchi di scuola?
Ecco qualche suggerimenti pratico!
📍Domanda, osserva e ascolta piuttosto che agire!
Ricorda che ostilità, aggressività, chiusura in sé o, nel caso dei più piccoli, pianto incontrollato o i famosi “mal di pancia” non sono mai rivolti personalmente all’insegnante, ma sono sempre comportamenti selezionati da chi li mette in atto per:
🗣 Comunicare a voi qualcosa, come ad esempio:🥵😡 L’esistenza di situazioni o emozioni spiacevoli;
🥳 Il bisogno di richiamare l’attenzione;
💌 Il bisogno di essere gratificati (anche un sorriso talvolta è sufficiente ☺) 📉📈 Regolare le proprie emozioni del momento presente, come, ad esempio:
😴 Rispondere alla noia;
🏃🏽♂Scaricare la tensione;
💆🏻♀Gestire la rabbia.
🕰 Ogni comportamento difficile richiede del tempo per essere compreso e, in un secondo tempo, affrontato.
📍Ogni possibile azione in risposta ad un comportamento difficile è un preciso messaggio relazionale!
Cosa significa?
🐵🙈🙉 Se ignori il comportamento, stai comunicando allo/a studente/essa: “Tu non sei importante per me”.🚪 Se allontani lo/a studente/essa dalla classe, gli/le stai comunicando: “Questa classe non è un gruppo”.
💬💭🗯 Se discuti della situazione in classe, stai comunicando allo/a studente/essa: “Tu sei unico/a, ed io, come anche i tuoi compagni, siamo qui per te”.
Cerca di capire lo/a studente/ssa senza etichettare lui/lei né il suo comportamento e coinvolgi tutta la classe!
📍Ricordati di sorridere! È stato ampiamente dimostrato come la comunicazione non verbale dell’insegnante in classe influenzi considerevolmente non solo il clima relazionale al suo interno, ma l’apprendimento stesso.
Quindi, oltre a sorridere: 👀 guarda negli occhi lo/a studente/essa quando gli/le parli, 🤐 non interromperlo/a, 👨🏼🏫inclina il busto in sua direzione durante l’interazione e 🆙cerca di ridurre le distanze muovendoti il più possibile da dietro la cattedra.
Dott.ssa Federica Caccioppola