Per questo articolo ci siamo ispirate al libro “il primo bacio” di Alberto Pellai e Barbara Tamborini

“Il primo bacio non si scorda mai”

Così ci dicono le nonne e le mamme, ed è vero!

Dolce, appassionato, goffo, rubato, umido, salato, improvvisato, sognato…il primo bacio porta con sé tante emozioni, sensazioni e pensieri nuovi. Segna un confine tra un prima e un dopo perché è il primo passo nel mondo dell’affettività e della sessualità, il primo contatto tra i corpi, il primo gesto intimo tra due persone.

Per questo è importante parlarne ai nostri ragazzi. A loro, a cui arrivano stimoli di ogni tipo dai media, dai social, dai film, messaggi in cui la sessualità spesso è banalizzata, normalizzata, snaturata dalla sua essenza relazionale, dobbiamo raccontare una storia diversa. Possiamo partire dal primo bacio.

Cosa succede quando diamo un bacio?  Si attivano ben 146 muscoli (34 facciali e 112 posturali) e 5 paia di nervi cranici che veicolano le informazioni sensoriali dalla bocca, lingua, guance e naso fino al cervello, il cuore batte più forte, il respiro si fa più rapido e aumenta l’ossigenazione delle cellule. Si scatenano reazioni chimiche nel nostro corpo, si abbassa il cortisolo, ormone dello stress, e aumenta l’ossitocina, l’ormone dell’amore. Si scambiano feromoni e ci sentiamo eccitati e coinvolti.

L’educazione affettivo-sessuale di un ragazzo o una ragazza preadolescente può iniziare da qui. È importante aiutarli ad arrivare al primo bacio in maniera consapevole, a vivere a pieno tutte le emozioni, e a riempirlo di relazione e di amore. Da qui possono, piano piano, conoscere un’energia potente come l’energia sessuale. Alla loro età è più forte della loro capacità di pensare e di pianificare le azioni e quindi devono imparare a gestirla.

Noi genitori siamo sempre preoccupati quando i nostri figli o figlie iniziano a vivere la loro sessualità. Pensiamo sempre alla prima volta, e, se riusciamo, spieghiamo cosa è un rapporto sessuale, ma per farli arrivare pronti a quel momento è bene iniziare prima, molto prima, e partire dai fondamentali!

Ma come fare? Ogni ragazzo è un mondo a sé, una domanda può far innervosire uno e invece aprire un altro. Come muoversi in questo terreno minato che è la preadolescenza?

Fabio Veglia psicologo e psicoterapeuta ci dà alcuni consigli:

Usate il racconto: Pensate bene cosa volete comunicare ai vostri figli e iniziate partendo dalla vostra esperienza o da un racconto. Puntate su pochi, chiari contenuti.

Raccontare la nostra esperienza richiede di avere consapevolezza della nostra sessualità. Rielaborare il nostro vissuto in questo ambito ci permette di conoscere i nostri meccanismi interiori, i punti di forza e le fragilità. Bisogna imparare a guardare la propria storia nel suo complesso, ricordando sia le esperienze belle e gratificanti che gli errori. Non è necessario raccontare tutta la nostra storia o dettagli personali, ma aiutarli a capire che la sessualità è un percorso. È importante parlare di come siamo arrivati a costruire i nostri legami sentimentali.

Ripensate al vostro primo bacio: a chi lo avete dato? Come è stato?  Cosa vi ha lasciato? Cambiereste qualcosa e perché?

Il racconto deve toccare diversi aspetti:

  1. Aspetto funzionale: a cosa serve il gesto di cui state parlando (es: un bacio è un gesto in cui dici con il corpo ad una altra persona che gli vuoi bene)
  2. Aspetto storico-funzionale: che rapporto ha con la nostra vita (es:il mio primo bacio l’ho dato quando…)
  3. Aspetto etico: come viverlo bene (es: è importante darlo a una persona a cui vuoi bene, che ti piace, e che ti senta libero di darlo o meno)
  4. Aspetto estetico: dove vederlo (es: una foto in cui la mamma e il papà si baciano, quadro, una foto famosa…)

Lasciatevi accendere: quando parlate di sessualità con i ragazzi lasciatevi coinvolgere dall’emozione e dalla bellezza, devono vedere in voi che la sessualità è bella ed entusiasmante!

Usate parole semplici e familiari: non usate paroloni difficili, ma neanche nomignoli, soprattutto quando parlate di organi genitali

Fate domande e stimolate il senso critico: siate anche pronti ad ascoltare ed accogliere le loro opinioni anche se divergenti dalle vostre.

Cogliete tutte le occasioni: tutto può essere un’occasione, un film, una pubblicità, un evento accaduto a scuola.

Trasmettete i vostri valori: è importante che i ragazzi vedano e conoscano i nostri valori per potercisi confrontare.

Ecco qui un piccolo esempio di come si può raccontare la nostra esperienza:

Quando ho dato il mio primo bacio ero emozionatissima. Ero già abbastanza grande, facevo il liceo. Lui era un po’ più grande. L’avevo conosciuto ad una festa dove mi aveva portato mia cugina. Tra tante persone nuove, la mia attenzione era caduta su di lui. Sembrava un tipo interessante. Ci scambiammo un po’ di frasi ma l’imbarazzo era tanto. Siamo usciti qualche volta. Poi arrivò il giorno in cui lui mi baciò. Eravamo in parco, camminavamo senza sosta in attesa che qualcosa succedesse. Poi, con non so quale scusa, lui si fermò e si sdraiò sul prato e io accanto a lui. Il cuore batteva forte e avvertivo una tensione in tutto il corpo. Poi lui avvicinò le sue labbra alle mie e mi baciò. Rimasi per un attimo senza fiato. Non sapevo bene che fare. Sentivo una spinta ad andare avanti e scoprire tutto quello che c’era da sapere. Ma avevo anche un po’ paura perché per la prima volta mi mettevo in gioco con un ragazzo. Mi è uscita pure qualche lacrima…povero ragazzo avrà pensato di aver sbagliato qualcosa! Invece non c’era nulla di sbagliato solo tante emozioni tutte insieme che non ero abituata a vivere.  All’inizio se devo essere sincera, mi fece un po’ schifo, ma piano piano mi piacque quel contatto. In realtà il mio primo bacio è stato un susseguirsi di tanti baci, alcuni appassionati, altri accennati, altri sportivi e qualcuno annoiato. Ma i baci più belli della mia vita sono quelli che ho dato e do a tuo padre. Il primo fu un po’ goffo. C’è voluto del tempo per imparare a baciarci. Perché ad amare con il corpo si impara piano piano, non bisogna avere fretta. Ed è un’avventura meravigliosa.

Ti voglio mostrare questa foto in cui io e papà ci baciamo. Era un anno che stavamo insieme. Ti piace? Spero che un giorno incontrerai anche tu un amore così grande da desiderare di poterci passare ogni giorno della tua vita”

Al prossimo articolo!

Dott.ssa Virginia conti e Dott.ssa Donatella Sanna

Bibliografia:

  1. “Manuale di educazione sessuale” Fabio Veglia
  2. “Il primo bacio” Alberto Pellai e Barbara Tamborini