OUTDOOR EDUCATION
In questo momento storico è emersa l’esigenza di un “nuovo” orientamento pedagogico e pratica educativa, che seguisse le norme anti-covid, la scuola all’aperto, nata nei primi anni del Novecento quindi non recente, risulta essere una valida occasione per esperire e apprendere. Per alcuni pedagogisti come Dewey, Russeau, Steiner o anche Alexander Neil, l’esperienza, l’ambiente esterno, il legame con la natura erano considerati concetti chiave dell’educazione. “La scuola all’aperto è un’opportunità per tutti i bambini di vivere le ore scolastiche in un “ambiente adatto” (Pizzigoni 1913), sia per i bambini con disagio sociale, che con difficoltà cognitive o problematiche di salute. L’idea portante della scuola all’aperto si coniuga con una scuola bella che pensasse a un’educazione completa del bambino, impegnata nella crescita psicofisica e spirituale dell’alunno per preparare alla vita (Carmeli, 1923); una scuola dal minimo sforzo con il massimo profitto (Levi, 1931); una scuola d’igiene fisica, mentale e spirituale, necessaria perché la ricerca scientifica ci dimostra come l’educazione fisica influenzi i processi intellettuali e il coordinamento del pensiero (Medea, 1939)”.
Quando si parla di Outdoor Education, non vi è un curriculum standard. L’educazione all’aperto può essere presente in scuole, università, può ricevere il supporto di enti locali, associazioni sportive culturali, imprese pubbliche e private. I luoghi in cui si può realizzare un programma di outdoor education sono: cortile e giardino della scuola, spazi urbani, giardino zoologico, fattoria, parchi, boschi, presso il fiume, il mare, in montagna e in molti altri luoghi a contatto con la natura.
Il valore dell’apprendimento all’aperto è indiscusso: stare all’aperto educa il corpo, la mente, il senso sociale, accresce la conoscenza e il rispetto dell’ambiente naturale. Ricerche scientifiche dimostrano gli effetti positivi dei un’educazione fuori dalla classe sulla crescita dei bambini.
Che effetti produce?
- migliora capacità di osservazione;
- la crescita costante degli interessi e il miglioramento della qualità dell’esperienza in quanto la natura stimola la curiosità degli alunni che si rapportano sia con le loro capacità già acquisite sia con quelle conquistate grazie all’apporto esperienziale di tale apprendimento.
- la natura è un ambiente educativo ricco di stimoli adatti al bisogno di esperienze sensoriali dei bambini. Come in un laboratorio il bambino raccoglie il materiale e lo utilizza per immergersi in esperienze significative per la sua educazione;
- offerta di opportunità intese a far acquisire abilità dello stare all’aperto;
- tale educazione permette la modifica dell’idea di classe come luogo chiuso e delimitato dalle mura. Uscire dalla scuola e misurarsi con un ambiente naturale permette agli alunni di fare delle esperienze dirette collegate ai contenuti scolastici. Tutto ciò va al di là del concetto di scuola classica caratterizzata da esperienze indirette. Inoltre uscire dall’aula permette l’utilizzo di quanto la comunità mette a disposizione per l’educazione dei giovani;
- opportunità di sperimentare l’esplorazione e la ricerca: Durante l’esperienza all’aperto l’insegnante non è direttivo e non predispone le risposte ma lascia il bambino libero di scoprire e di ricercare. Il bambino trova le sue risposte autonomamente ma al rientro in classe avviene la sistematizzazione grazie all’aiuto dell’insegnante;
- aiuto a verbalizzare e a comunicare: La libertà e la spontaneità caratteristiche di tale educazione creano un ambiente educativo nel quale è più facile per il bambino comunicare ed esprimersi dando parole alle situazioni che essi stanno vivendo.
- incoraggiamento alla vita sociale: l’esperienza all’aperto produce migliori relazioni umane, insegna a capire cosa sia la vita sociale e cosa significhi cooperare. L’ambiente sano incoraggia infatti tali aspetti e educa a vivere insieme e ad aiutarsi reciprocamente.
- sviluppo della conoscenza e della destrezza: Nell’educazione all’aperto l’educazione avviene tramite esperienze dirette.
La scuola all’aperto è un’opportunità di crescita, il bambino che esperisce da un piccolo seme, gemma, fiore colorato, verme, bruco ecc., può facilitare espressione comunicativa ampliando scenari fantastici che richiama la mente; inoltre l’Insegnante può da esso apportare degli obiettivi ricercandolo in una poesia, in quadro ecc. quindi affrontando un percorso educativo che riguardi le varie materie, come una mappa concettuale.
Ecco alcuni esempi di attività:
- Yoga all’aperto per bambini e ragazzi: l’attività perfetta per dare il via a una giornata di lezioni all’aperto. La pratica della respirazione, infatti aiuta a concentrarsi, scaricare le tensioni ed è ottima per aumentare l’attenzione e la creatività prima di iniziare a studiare o a seguire una lezione.
- Imparare il riciclo, un primo passo per proteggere l’ambiente: un gioco a squadre che attraverso il divertimento insegna ai bambini e ai ragazzi come riciclare in maniera corretta. Proteggere l’ambiente in cui viviamo significa proteggere noi stessi: è la nostra casa.
- La matematica all’aria aperta: un’attività per bambini dai 6 agli 11 anni che ha l’obiettivo di insegnare i concetti base della matematica attraverso l’uso guidato del proprio corpo. Un gioco che appassionerà anche i più diffidenti verso la matematica!
- Lo sport insegna: una bellissima attività che attraverso lo sport ha l’obiettivo di riflettere sui propri diritti; come quello sulla non discriminazione.
- La natura è scienza e la scienza è natura: l’attività “semin facendo” introduce iprincipi base della crescita delle piante – dal seme al frutto – insegna ad osservarne i cambiamenti nei giorni e accresce la consapevolezza di quanto sia importante proteggere la natura.
Stare all’aria aperta, insieme ai propri coetanei, accresce le capacità sociali dei bambini e delle bambine che messi in un contesto diverso da quello dell’aula scolastica sono spinti a stare in relazione con se stessi e con gli altri in modo differente. Inoltre, alcune attività aumentano la consapevolezza verso i temi del rispetto dell’ambiente, della percezione del sé nel mondo e della salute di corpo e mente.
Dott.ssa FRANCESCA FIUME
FONTI: Sandra Chistolini, “IL FONDO PIZZIGONI”, Franco Angeli