Il tanto atteso eppure temuto suono della campanella è finalmente arrivato. In questa condizione un po’ spettrale tra mascherine e disinfettanti, banchi assenti e vuoti d’organico tutto ha avuto inizio.

Studenti che fluttuano per la città e genitori con tabelle di marcia pazzesche per star dietro alle uscite scaglionate. Alcuni hanno optato per nuove organizzazioni (homeschooling e scuola parentale ad esempio).

Arrivano già numerose critiche, tante dispute sono aperte, si percepisce un clima di tensione.

Sapevamo non sarebbe stato facile eppure glielo dobbiamo.

Di che cosa ha bisogno un bambino? Di affetto, coccole e di potersi sentire al sicuro. L’istruzione è certamente un diritto del bambino. Ma lo è anche la possibilità di stare in relazione con coetanei e adulti responsabili.

La scuola può far parte del sistema di sicurezza del bambino, può essere un suo nido sicuro. Stiamo crescendo una generazione, abbiamo tra le mani il nostro futuro, allora calma e determinazione… glielo dobbiamo.

Cosa fare allora ad aiutare in qualità di genitore un sistema complesso che cerca di ripartire:

  1. Disponibilità e collaborazione
  2. Dialogo sempre aperto
  3. Si alla critiche ma solo se costruttive

Dott.ssa Miriam Incurvati