Mangiare risponde sia a bisogni fisiologici che emotivo – affettivi: le emozioni influenzano le abitudini alimentari e gli stessi alimenti hanno delle ricadute sul nostro stato emotivo.

Non sempre mangiamo per necessità e ciò che mangiamo può influenzare il nostro stato di benessere.
La fame fisica va distinta da quella emotiva. Fame fisica:
– Insorge gradualmente
– È legata al bisogno di nutrienti
– Cessa o diminuisce dopo aver mangiato
– Si percepisce all’altezza dello stomaco Fame emotiva:
– È improvvisa, urgente, insistente e automatica
– È specifica (es. pizza, gelato…)
– Accompagnata da emozioni sgradevoli come ansia, tristezza, angoscia, rabbia, frustrazione
– Non cessa anche se il corpo è pieno

La relazione con il cibo può diventare l’occasione per imparare a riconoscere ed esprimere cosa sentiamo, invece di lasciarci travolgere dalla fame emotiva.

Ascoltare i nostri bisogni fisici ed emotivi può essere il punto di partenza per poterli soddisfare in modo adeguato e appagante!

Cosa fare concretamente?

a. Poni attenzione a cosa senti mentre mangi: che emozioni provi? Come cambia il tuo comportamento alimentare?
b. Poni attenzione ai sensi quando mangi: rendi l’esperienza con il cibo più sensoriale e meno intellettuale, esercitandoti a stare nel qui e ora, in modo da rendere l’atto del mangiare un’esperienza capace di nutrire non solo il corpo ma l’intera unicità di ciò che siamo (segui la rubrica dedicata alla Mindfulness sui nostri canali social!)
c. Sii creativo e gioca in cucina: scegli cibi colorati, crea piatti artistici, sperimenta sapori nuovi ed originali attraverso l’utilizzo di spezie e erbe aromatiche

Aspettiamo i vostri commenti!

Dott.ssa Sara Del Pinto