In questo periodo mi capita spesso di ascoltare persone che riportano vissuti di affaticamento causati dalla pandemia. Preoccupazioni, anticipazioni, emozioni difficili e il non sapere quando finirà. A questo proposito la pratica del mindful check in può venirci in aiuto.

La nostra mente ama gli schemi, la prevedibilità, le strade già percorse e tende a usarle spesso. Ogni volta che ci troviamo davanti a una situazione (una persona, una circostanza, un problema), la nostra mente corre subito al passato alla ricerca di una situazione simile, e, ricordando gli eventi già accaduti, si prefigura cosa sta per accadere nel prossimo futuro. Molte volte le nostre preoccupazioni nascono da questo meccanismo. Lo facciamo continuamente, ma spesso avviene al di sotto della soglia di consapevolezza, e non ce ne accorgiamo. L’esperienza del passato ci aiuta ma allo stesso tempo ci limita. Ci consente di evitare a volte degli errori, di essere più veloci, di scansare i pericoli, di migliorare le nostre prestazioni. Altre volte limita il nostro potenziale, ci induce a reazioni consuete e automatiche, ci ingabbia in schemi che non sempre ci sono utili.

Possiamo quindi riconoscere che ogni istante della nostra vita è un istante nuovo e che possiamo scegliere ogni volta come agire e reagire, a patto di diventare consapevoli di ciò che accade nella nostra mente nell’attimo in cui elaboriamo la situazione e decidiamo, spesso in modo automatico, come comportarci. E’ proprio qui che puoi utilizzare il mindful check in.

La nostra reazione agli stimoli esterni e interni si svolge su tre diversi livelli: il pensiero, le emozioni e il corpo. L’obiettivo è riuscire ad acquisire consapevolezza di questo processo mentre si sta verificando, in modo da non inserire il pilota automatico, mantenendo così un livello di auto-riflessione su quello che ci sta accadendo:

  • Fermati e passa in rassegna quello che sta succedendo in tutti e tre i livelli. Solo per osservare, senza bisogno di cambiare niente o di giudicare qualcosa come buono o cattivo. Lo puoi fare in qualsiasi momento, anche adesso mentre leggi questo articolo.
  • Osserva il tuo corpo: in questo momento cosa ti sta dicendo? Per prima cosa osserva la postura: sei rannicchiato o aperto? dritto o storto? Hai accavallato le gambe? Le spalle sono rilassate o tese verso l’alto con il collo incassato? Registra cosa accade. Prova passare in rassegna tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Che sensazioni ci sono? Caldo, freddo, tensione, pressione, indolenzimento, leggerezza. Se eserciti la tua attenzione in questo modo, probabilmente ti accorgi subito di una cosa: che di solito, a tutto quello che succede nel corpo non ci badi molto (a meno che non ti faccia molto male da qualche parte). Lasciamo le sensazioni fisiche in sottofondo perché siamo molto più attirati dai pensieri, oppure da ciò che accade nel mondo attorno a noi.
  • Osserva le tue emozioni: non è facile definire esattamente cosa sia un’emozione. Sei tranquillo? O provi paura o ansia? Sei di umore allegro? O sei triste? Provi inquietudine, o invece sei calmo? Dopo esserti avvicinato al tuo stato emotivo, cerca di capire come questo si manifesti nel corpo. L’ansia potrebbe esprimersi con una tensione muscolare, l’irrequietezza come bisogno di muoversi, la calma con una sensazione di calore o di morbidezza. Nulla di tutto questo va per forza cambiato o giudicato. Si tratta solo di osservare e di riconoscere cosa c’è riguardo alle emozioni e radicarsi ancora di più nel corpo, osservando dove e come le emozioni si manifestano.
  • Osserva i tuoi pensieri: osservare i pensieri può risultare più facile rispetto alle sensazioni del corpo o alle emozioni. Prova a identificare con chiarezza a cosa stai pensando in questo momento, con l’obiettivo di acquisire consapevolezza delle storie che ti stai raccontando. Osservare i propri pensieri è un modo per evitare di identificarsi con essi. Puoi immaginare che siano come parole che scorrono su di uno schermo. A cosa stai pensando in questo momento? Forse che questo esercizio è stupido? O che devi smettere di leggere perché hai da fare?.

Il mindful check in è un utile esercizio di mindfulness per accorgerci di quello che ci accade momento dopo momento, ovunque siamo e in qualunque momento della giornata, semplicemente ascoltandoci.