Che importanza ha il gioco per lo sviluppo e la crescita del bambino?

Il gioco è per sua natura terapeutico e significativo per la crescita del bambino. Esso, infatti, stimola e promuove la definizione dei confini corporei, la comunicazione delle emozioni e la gestione di tensioni e conflitti provenienti dal mondo interno o dall’ambiente, il senso di competenze e stima di sé e contribuisce, in tal modo, allo sviluppo del senso sociale (Castellazzi, p. 97 in Scicchitano, 2019).

Questi elementi ci segnalano che il gioco non solo svolge una funzione strutturante l’intera personalità ma per certi versi riveste anche un ruolo terapeutico.
Il gioco, inoltre, attiva funzioni corticali superiori: “la gioia sociale stimolata dal gioco e condivisa è uno dei momenti terapeutici più potenti per gli esseri umani in buona salute così come per pazienti con problemi psichiatrici. I sentimenti sociali potenziano i protocolli psicoterapici e le funzioni cerebrali cognitive di apprendimento e memoria.” (Manca, p. 32 in Scicchitano, 2019).

Un gioco “è un’attività intrinsecamente piacevole e gratificante e, in quanto tale, è desiderata e ben accolta con un notevole gradi di immedesimazione da parte del fruitore con l’attività proposta, apprezzata e ricercata per essere ripetuta”(Anolli, p. 183 in Scicchitano, 2019).

Giocare è piacevole ed emozionante e in quanto tale facilita la memorizzazione e l’apprendimento!
Come dimostrato dalle ricerche sull’apprendimento i compiti neutrali caratterizzati da un’attivazione emotiva media suscitano un potenziamento della memoria. I ricordi appresi con uno stato di attivazione ideale sono più definiti e chiari, forti e persistenti nel tempo, maggiormente rievocabili.

Fonti:

Scicchitano, M. (2019) Metodo LabGDR. Un Manuale operativo per l’utilizzo del gioco di ruolo in clinica, educazione e formazione

Dott.ssa Sara Del Pinto