La rete…un’enciclopedia immensa per ….metterci in contatto con persone distanti, sapere quello che è appena successo che sia vicino o lontano, mantenersi professionalmente aggiornati, fare operazioni in banca o acquisti senza uscire di casa……potremmo continuare quasi all’infinito…ma la navigazione in rete non è priva di rischi!
“Internet è uno strumento meraviglioso e tutti ne devono avere l’opportunità di utilizzo, con onestà e nel rispetto delle regole di civiltà e di rispetto. Per questa ragione l’informazione è il modo per vincere la paura e il rischio della censura… (Don Fortunato Di noto Associazione Mater onlus per la tutela dei minori)”
I genitori hanno un ruolo fondamentale affinché i bambini e i ragazzi possano utilizzare e sfruttare a pieno tutte le opportunità che la rete gli offre senza venirne danneggiati. Instaurare con i ragazzi un rapporto di reciproca fiducia, infondere in loro sicurezza nella capacità di giudizio e di scelta sarà l’arma di difesa.
Nessuno lascerebbe mai un figlio vagare per la città senza averlo prima ACCOMPAGNATO e ISTRUITO finché non ha acquisito le abilità per andare da solo. La stessa cosa vale per il web!
La famiglia ha un ruolo importantissimo, perché fornisce ai ragazzi gli strumenti per gestire le situazioni e li aiuta a sviluppare la loro personalità che gli permetterà di affrontare la vita in maniera adulta, di camminare da soli.
Come fare per costruire con i figli un rapporto di fiducia? Come abbiamo detto in altri post non esiste la ricetta giusta che rende il genitore perfetto, ognuno troverà il suo modo. L’importante è affrontare l’avventura educativa con entusiasmo e coerenza, consapevoli del bene che possiamo fare ai nostri figli.
In che modo la famiglia può diventare un porto sicuro per i ragazzi?
Aiutando i figli a sviluppare sicurezza di se (facendoli sentire amati in modo incondizionato) e fiducia nelle loro capacità (incoraggiandoli in quello che fanno, rallegrandoci con loro per i piccoli/grandi successi, consolandoli e sostenendoli nei loro piccoli/grandi “fallimenti”). Favoriamo nelle nostre famiglie rapporti ad alta relazionalità e bassa conflittualità (vedi il post di Gabriele), ricordiamoci di entrare in sintonia con l’altro e di riparare le rotture. E’ inevitabile che nella relazione genitore-figlio ci siano incomprensioni ed altri tipi di difficoltà di comunicazione che possiamo definire rotture. Quando queste rotture ci provocano un intenso disagio emozionale vuol dire che la sintonia genitore-figlio è stata interrrotta (ad esempio quando un genitore si mette ad urlare o a minacciare il figlio). Sul piano psicologico è fondamentale che tali rotture vengano riparate in modo empatico e tempestivo, non appena ci siamo tranquillizzati. Ed ancora rispondiamo subito e nella verità alle domande, passiamo del tempo insieme in quantità e qualità, trasmettiamo entusiasmo, facendo con i nostri figli cose belle e aiutandoli a coltivare interessi diversi, diamo loro un esempio di coerenza.
A volte è faticoso e difficile e vorremmo ancora che qualcuno guidasse noi. Per questo è importantissimo, non essere soli. Condividere le scelte con il partner, avere una rete di persone, amici, altri genitori, persone con cui condividiamo un progetto di vita con cui sostenerci in questo viaggio.
Ora veniamo ad alcune indicazioni pratiche che ci potranno aiutare.
CONSIGLI PRATICI PER I GENITORI:
- Confrontiamoci con altri genitori, educatori e con la nostra comunità di riferimento, non siamo soli!
- Miglioriamo le nostre conoscenze informatiche e colleghiamo il PC/smartphone/tablet solo ad accessi protetti.
- Collochiamo il PC in salotto o in soggiorno (evitiamo ambienti isolati come la camera del figlio) instaureremo così una forma amichevole e indiretta di controllo.
- Prepariamo e scriviamo con il bambino una Carta delle Regole della Navigazione (tempi, condizioni di utilizzo, conseguenze per il mancato rispetto delle regole)
- Non lasciamo il bambino solo davanti al PC/tablet/smarthphone
- Navighiamo insieme ai nostri figli. E’ una preziosa occasione in cui insegnargli un corretto utilizzo, passando del tempo con loro.
- Verifichiamo i contenuti dei videogiochi. Basterà controllare sull’imballaggio il limite di età e l’argomento del programma e …giocate insieme per divertirvi e supervisionare.
Forse vi sembrerà eccessiva l’idea di scrivere una carta della Navigazione, ma definire a priori alcune regole vi aiuterà tantissimo. Ad esempio è una sana abitudine far spegnere il telefono mentre si studia per poi magari riaccenderlo subito dopo. Spengere il telefono riduce ansia e distrazioni molto di più che tenerlo acceso in un’altra stanza. Questa carta potrà e dovrà, in un certo senso, essere modificata nel tempo.
Date voi per primi l’esempio.
COSA DEVO INSEGNARE A MIO FIGLIO
- Non dare informazioni personali, né tantomeno informazioni finanziarie
- Abbandonare i siti dai contenuti inadatti in materiali osceni, pornografici, violenti, pieni di odio, offensivi
- Non incontrare persone conosciute in chat
- Non rispondere a messaggi che lo faccia sentire confusi o a disagio.
- Non inviare foto intime
- Usare un linguaggio rispettoso (no messaggi volgari).
- Non aprire messaggi non riconoscibili
- Non condividere la password, neanche agli amici; usare password “forti”(che includano caratteri alfanumerici) e cambiarle molto frequentemente.
- Se e quando avesse la necessità di compilare qualcosa, leggere attentamente e farlo insieme ad un genitore.
Forse potrete spaventarvi all’idea di dover dire ai vostri figli che potranno imbattersi in immagini violente o pornografiche, ma poiché è impossibile annullare questo rischio dobbiamo prepararli sforzandoci di utilizzare un linguaggio semplice ma preciso. E’ come quando spiegate ai bambini che non devono accettare caramelle dagli sconosciuti.
Se vostro figlio si imbatte in una brutta esperienza e viene a riferirvelo è molto importante che voi lo lodiate dicendogli che ha fatto la cosa giusta a venire a parlarvene. Spesso i ragazzi hanno la convinzione che sia colpa loro se qualcuno usa un linguaggio osceno o fa proposte particolari.
Quando parlate con loro partite sempre dalle loro emozioni. Come ti sei sentito quando hai guardato quel video? O quando quella persona ti ha detto quella cosa? Legittimate quella emozione, commentatela insieme, magari anche sfruttando la vostra esperienza personale. I vostri figli non sono devono sapere tutto di voi, ma in molte occasioni sapere che papà e mamma hanno vissuto un’esperienza simile può essere un grande aiuto.
Come abbiamo già detto l’arma più efficace per proteggere i ragazzi è una comunicazione aperta, franca ed efficace con loro. Ci sono però dei modi per proteggere i pc e smartphone, che possono aiutarci.
E’ bene sapere che non è possibile proteggere al 100% i nostri dispositivi con filtri o sistemi di controllo. I siti dannosi sono in continuo aggiornamento e facilmente riescono a superare i sistemi di protezione.
COME PROTEGGERE I DISPOSITIVI
Abbiamo diversi strumenti per la protezione di nostri dispositivi:
1 Sistemi che filtrano e bloccano i siti dannosi o indesiderati
integrati nei motori di ricerca-es. google- o nei sistemi operativi-es. android o apple, o software da scaricare)
2 Sistemi di protezione della privacy e della propria identità
Impostare password di accesso secondo i criteri di massima sicurezza (una lettera maiuscola, numeri e caratteri speciali; NON usare mai DATI PERSONALI come pw, non usare mai LA STESSA pw per diversi siti)
Sui social network andare su “impostazioni” e selezionare i criteri di sicurezza più alti e le impostazioni sulla privacy (stabilire chi può vedere i nostri contenuti, le nostre foto etc.)
Togliere la geolocalizzazione (es. google+)
Impostare i sistemi di controllo: notifica via mail o sms dei dispositivi che accedono ai tuoi account
3 Sistemi di controllo da parte dei genitori delle attività sul web
Ad esempio può essere utile inserire il figlio nel proprio account Google per poter controllare la cronologia di navigazione e impostare i criteri di sicurezza.
Esistono diversi software di controllo parentale che si possono scaricare o comprare che bloccano i siti pericolosi dai risultati della ricerca e impediscono l’accesso a siti per adulti, filtrano i social network, controllano giochi e programmi, permettono il controllo da remoto e anche di bloccare il cellulare del figlio, localizzano il cellulare del figlio e permettono notifiche di emergenza. Tra questi vi segnaliamo QUSTODIO
Per la navigazione dei più piccoli il sistema migliore di protezione è impostare una BIBLIOTECA DI CASA, cioè selezionare i siti a cui i ragazzi posso accedere e bloccare tutto il resto. La scelta dei siti potrà essere in base all’età, agli interessi e alle capacità dei propri figli. Potrebbe essere interessante e divertente farne una insieme a loro!
La maggior parte dei filtri ha questa funzione.
- Antivirus, antispamming, firewall
Sono programmi necessari per proteggerci da danni al pc, furti, truffe o furti di identita’
Forse dopo la lettura di questo articolo vi sta venendo voglia di mettervi le mani nei capelli e pensare non ce la posso fare, troppo complicato….troppe regole! Non scoraggiatevi, ci vuole pratica, pazienza e flessibilità! A volte basta partire dalle piccole cose ad esempio potremmo mostrare ai nostri figli come in certi momenti è bello “non stare connesso”
Qualche dato proveniente dalla letteratura scientifica:
- Da una ricerca sull’ utilizzo di Facebook tra i 18 e i 24 anni, è emerso l’uso dei social network è associato alla riduzione delle competenze sociali empatiche sia negli individui estroversi che in quelli nevrotici (Kross et al., 2013). Una mente calma e attenta non è necessaria soltanto per pensare in modo approfondito: è indispensabile anche per esercitare comprensione ed empatia.
- Uno studio della SANFORD UNIVERSITY su 3461 ragazze tra gli 8 e i 12 anni evidenzia che l’utilizzo di internet al giorno era di 6,9 ore (tra cellulare, tv, pc e tablet) e che un consumo frequente di internet si ripercuote in maniera negativa su la capacità di instaurare rapporti sociali, se comparata con relazione parlata diretta.
- Uno studio sulle abitudini digitali su 3043 ragazzi tra i 14-15 anni dimostra una relazione tra tempo passato sui media e riduzione del legame con i genitori e con gli amici (Spitzer 2012)
In bocca al lupo!