Mercoledì 8 febbraio sono stato a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, come relatore in una Conferenza sui rischi della pornografia nell’infanzia, uno di due relatori esperti in materia, di cui l’altra, Heidi Als Ringheim, è una collega danese.

 

Nel corso della conferenza, oltre a esporre il nostro punto di vista scientifico, frutto delle nostre conoscenze e della nostra esperienza, abbiamo ascoltato la voce di chi, dal punto di vista politico, è impegnato o chiede spiegazioni e aiuto per portare avanti questo impegno di preservare l’infanzia ai nostri figli. Un’infanzia che, da tanti punti di vista, viene sempre più negata per le richieste e le invasioni che provengono dal mondo degli adulti. Un mondo sempre più distante dalla realizzazione dei valori unicamente e tipicamente umani (cfr. il nostro libro Nati per essere liberi), e sempre più tecnologico ed emotivo/infantile.

Da quanto è emerso nel corso della conferenza, l’abuso di pornografia, e in alcuni casi anche il semplice uso, non solo producono conseguenze negative direttamente nell’infanzia e per tutta l’età adulta, ma anche indirettamente possono favorire fenomeni come l’abuso, lo sfruttamento della prostituzione o la pedofilia.

Ma il fenomeno più diffuso, e attualmente più studiato, è quello della sessualizzazione dell’infanzia e di tutte le conseguenze negative che può produrre. A testimoniare questo ci sono libri, articoli scientifici e rassegne della letteratura e, per favorire la difesa da questo fenomeno, il 21 giugno 2016, è stata approvata una risoluzione ufficiale dal Parlamento Europeo che può essere letta in forma originale online, e che qui riportiamo tradotta in italiano.

Una cosa importante, e allo stesso tempo problematica, che ho potuto osservare nel corso della Conferenza, è lo distanza tra la politica e la ricerca scientifica. Io, ad esempio non ero a conoscenza della risoluzione del Parlamento Europeo, così come la maggioranza dei politici non era a conoscenza dei dati scientifici ormai ampiamente disponibili. Ringrazio quindi chi ha fortemente voluto e organizzato questo incontro, e cioè Anna Zaborska e Luigi Morgano.

Al fin di colmare questo gap tra ricerca scientifica e politica, e iniziare a rispondere alla richiesta fatta esplicitamente all’interno del documento di “raccogliere studi e dati scientifici”, inizieremo a tenere un elenco aggiornato di ricerche scientifiche sia riguardo la pornografia che la sessualizzazione, selezionandole in base alla loro validità scientifica e suddividendole in base alla tipologia (es. libri, articoli scientifici originali, meta-analisi, rassegne,…).

Quindi, rimanete in contatto e continuate a sostenerci:

  • indicandoci materiale scientifico per aggiornare il nostra data base;
  • chiamandoci a tenere incontri su questi temi;
  • diffondendo le informazioni e il materiale che produrremo;
  • inviandoci messaggi di incoraggiamento.

IN PARTICOLARE, per portare avanti questo progetto in modo valido e in tempi rapidi, abbiamo bisogno di:

  • psicologi in grado di leggere la letteratura scientifica in inglese e con le competenze di statistica di base per poterne comprendere il valore, non affidandosi solo a quanto affermato dagli autori riguardo la bontà e la validità della ricerca e dei risultati;
  • persone, non necessariamente psicologi, in grado di tradurre materiale scientifico o divulgativo dall’inglese all’italiano, e dall’italiano all’inglese (soprattutto questo sarebbe di incredibile aiuto).

 

COMBATTERE L’IPERSESSUALIZZAZIONE DEI BAMBINI

Risoluzione dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa

21/06/2016

Premessa

PACE ha espresso oggi la sua preoccupazione per l’eccessiva sessualizzazione dei bambini, un fenomeno diffuso nei media, nelle campagne di marketing, nei programmi televisivi e nei prodotti di uso quotidiano. Ha detto ai membri dell’Assemblea che questo fenomeno può avere un grave impatto sull’autostima, il benessere, le relazioni e le pari opportunità dei bambini e, in certi casi, può essere gravemente dannoso per la loro salute fisica e mentale.

L’Assemblea è in particolare preoccupata per il “sexting” (la condivisione di immagini sessualmente esplicite tramite dispositivi mobili o altri mezzi su Internet), che si è diffuso attraverso le scuole d’Europa, spesso inducendo significativi traumi psicologici.

Adottando una risoluzione sulla base di una relazione di Valeriu Ghiletchi (Repubblica di Moldavia, PPE / CD), PACE ha invitato gli Stati membri a elaborare efficaci politiche legislative e strutture per prevenire la sessualizzazione eccessiva dei bambini, basandosi sulla raccolta degli studi e dei dati scientifici.

L’Assemblea ha inoltre esortato gli Stati ad adottare provvedimenti legislativi per mettere limiti alla raffigurazione sessualizzata dei bambini nei media e nelle pubblicità, e ha raccomandato di sviluppare programmi per l’educazione sessuale e relazionale nelle scuole e di supporto per il personale docente, al fine di proteggere i bambini in un ambiente eccessivamente sessualizzato.

Infine, PACE ha esortato il Comitato dei Ministri a valutare la questione alla luce del nuovo Consiglio di strategia Europea per i Diritti del Bambino (2016-2021).

Link alla pagina ufficiale

 

Risoluzione 2119 (2016)

  1. I mass media, le campagne di marketing, i programmi televisivi e i prodotti quotidiani regolarmente iper-sessualizzano i bambini, soprattutto le femmine, trasmettendo immagini che ritraggono le donne, gli uomini e in alcuni casi anche i bambini, come oggetti sessuali. La facilità con cui è possibile accedere a contenuti inidonei, pornografici e illegali su Internet minaccia l’innocenza e la privacy dei bambini. Il fenomeno del “sexting”, ovvero la condivisione di immagini sessualmente esplicite tramite dispositivi mobili o altri mezzi su Internet) si è diffuso nelle scuole europee, provocando spesso significativi traumi psicologici. Questi sono solo alcuni esempi delle pressioni sessuali sottili e rozze che i bambini affrontano nell’ambiente eccessivamente sessualizzato di oggi.
  2. L’Assemblea parlamentare è molto preoccupata dall’eccessiva sessualizzazione dei bambini, che influenza significativamente la loro percezione della società in generale, nonché di sé stessi. L’eccessiva sessualizzazione dei bambini può avere un notevole impatto sui loro autostima, benessere, relazioni, pari opportunità e risultati scolastici. In alcuni casi, può condurre a violenza sessuale e rivelarsi straordinariamente dannoso per la salute fisica e mentale dei bambini.
  3. Occorre intervenire con urgenza prima che queste tendenze si radichino nella società e un numero maggiore di bambini soffra le dannose conseguenze. Le pubbliche autorità devono sviluppare una normativa efficace e attuare politiche e programmi che prevengano l’iper-sessualizzazione dei bambini; i genitori e gli insegnanti devono saper trasmettere ai bambini messaggi coerenti per combattere il fenomeno; i settori dei media e della pubblicità dovrebbero essere incoraggiati a cambiare l’approccio al marketing e ad astenersi dal promuovere continuamente stereotipi di genere; infine, restrizioni legali dovrebbero essere imposte in caso di necessità.
  4. Alla luce di quanto sopra, l’Assemblea parlamentare esorta gli Stati membri a:
    • 4.1. compilare prove scientifiche, tramite studi longitudinali, degli effetti dell’iper-sessualizzazione dei bambini, in particolare delle femmine. In tal senso dovrebbero essere raccolti dati d’ausilio per la definizione di misure politiche e legislative adeguate e analizzata la letteratura internazionale esistente sull’iper-sessualizzazione dei bambini, al fine di comprendere meglio la gravità del fenomeno e lo stato attuale delle conoscenze nella comunità scientifica;
    • 4.2. adottare iniziative legislative che limitino la raffigurazione in chiave sessuale dei bambini nei settori dei media e della pubblicità, sulla base, tra gli altri, della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali (CETS No. 201, Convenzione di Lanzarote”) e delle linee guida contenute nella Raccomandazione del Comitato dei ministri CM/Rec(2013)1 sulla parità di genere e sui media, nel rispetto del diritto fondamentale alla libertà di espressione garantito dall’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (ETS No. 5);
    • 4.3. adottare politiche e misure che cercano di informare, educare e ricordare ai genitori i pericoli affrontati dai bambini in un ambiente eccessivamente sessualizzato (oltre che accrescere la consapevolezza in merito agli indicatori di disagio e traumi correlati), e preparare i genitori ad educare i propri figli su queste delicatissime questioni in modo;
    • 4.4. adottare politiche che sviluppino programmi di istruzione su sesso e rapporti a scuola, e supportino il personale docente responsabile di tale istruzione, con l’obiettivo di informare i bambini sulla realtà della pressione che devono quotidianamente affrontare nei media, a scuola e in altri contesti sociali, e di proteggerli da qualsiasi attenzione sessuale indesiderata;
    • 4.5. fornire una formazione specifica ai professionisti impegnati nella formazione e cura dei bambini, che permetta loro di trasmettere messaggi costruttivi ai bambini e di intavolare un dialogo fiducioso;
    • 4.6. incoraggiare gli organi di controllo di media e pubblicità affinché garantiscano la tutela della dignità umana, in particolare i diritti dei bambini; favorire la creazione di tali organi consultivi, se ancora inesistenti; e garantire la presenza di meccanismi di denuncia efficaci e accessibili;
    • 4.7. incoraggiare i settori dei media e della pubblicità a salvaguardare la dignità e l’innocenza dei bambini nelle loro produzioni, mediante meccanismi di autoregolamentazione, codici di condotta interni e altre azioni volontarie, e informarli sull’impatto dei contenuti apertamente sessuali sui bambini;
    • 4.8. promuovere e sostenere politiche, agenzie, strategie e strumenti pubblici volti ad accrescere la consapevolezza di bambini e ragazzi sull’iper-sessualizzazione e a permettere loro di resistere a tali tendenze sostenendo strategie e strutture (come i Centri e le linee di assistenza per una maggiore sicurezza in Internet) e coinvolgere i bambini nell’ideazione di strumenti e messaggi;
    • 4.9. sostenere l’educazione che i bambini ricevono dai loro genitori a casa attraverso la promozione di programmi per bambini che mettano in risalto i pericoli di una società iper-sessualizzata e che:
      • 4.9.1. siano forniti a casa e nelle scuole (primarie e secondarie), ma anche attraverso i social network, in modo consono alla loro età;
      • 4.9.2. includano informazioni circa il rispetto della propria privacy e rispetto per gli altri;
      • 4.9.3. aiutino i bambini a sviluppare un atteggiamento critico nei confronti di contenuti multimediali e aumentino la loro capacità di resistenza alle pressioni dei coetanei, riducendo in tal modo le conseguenze dannose delle immagini sessualizzate.

Link alla pagina ufficiale

 

Raccomandazioni

  1. Riferendosi alla propria risoluzione 2119 (2016) sulla lotta alla over-sessualizzazione dei bambini, l’Assemblea Parlamentare invita il Comitato dei Ministri ad assicurare che il problema venga affrontato nell’ambito del programma “Costruire un’Europa per e con i bambini”, e in particolare del nuovo Consiglio di Strategia Europea per i Diritti del Bambino (2016-2021), così come all’interno dei programmi di lavoro degli altri organi pertinenti del Consiglio d’Europa.
  2. In particolare, l’Assemblea invita il Comitato dei Ministri a:
    • 2.1. trasmettere detta risoluzione ai governi degli Stati membri;
    • 2.2. invitare il nuovo Comitato Ad Hoc per i diritti del fanciullo (CAHENF) a tener conto delle raccomandazioni presentate nella suddetta risoluzione, e di elaborare una specifica attività volta a combattere la sessualizzazione eccessiva dei bambini, nonché a sostenere le attività pertinenti svolte dagli altri organismi del Consiglio d’Europa, in maniera trasversale;
    • 2.3. per quanto riguarda le attività degli altri organi del Consiglio d’Europa:
      • 2.3.1. chiedere alla Commissione Uguaglianza di Genere (GEC) di elaborare nuovi standard specificamente volti a combattere l’eccessiva sessualizzazione dei bambini;
      • 2.3.2. chiedere al Comitato Direttivo sui Media e le Società di Informazione (CDMSI) di mettere una maggiore enfasi sulla protezione dei bambini, nel quadro delle sue attività in materia di diritti umani per gli utenti di Internet.

Link alla pagina ufficiale

 

A breve …

  • Bibliografia scientifica sulla sessualizzazione
  • Bibliografia scientifica sulla pornografia
  • Selezione di letteratura scientifica sulla sessualizzazione con commento
  • Selezione di letteratura scientifica sulla sessualizzazione con commento