In questo tempo di emergenza che stiamo vivendo, una delle difficoltà incontrate dagli adulti è riconoscere i pensieri che affollano la mente; ma anche  i bambini non sono “immuni” dalle preoccupazioni e per questo oggi ci rivolgiamo ai più piccoli, per aiutarli attraverso la mindfulness a non perdersi nella routine quotidiana e a connettersi con loro stessi.

Come aiutarli quando i pensieri catturano la loro attenzione, rendendoli più nervosi, confusi e stanchi?

Noi adulti possiamo aiutarli ad allenarsi ad essere presenti attraverso la mindfulness  per  accompagnarli a fare una cosa alla volta.

In che modo?

  1. Iniziamo con aiutarli a osservare il respiro attraverso il gioco delle “bolle consapevoli”:

soffiare le bolle di sapone è un modo divertente per sviluppare la consapevolezza al respiro. Per poter fare una bolla il bambino deve notare il proprio respiro per non farla scoppiare. Aiutiamolo a notare come la pancia si gonfia come un palloncino quando inspira lentamente e si sgonfia quando espira per creare una bolla. Se il bambino accoglie con entusiasmo l’esercizio delle bolle consapevoli allora possiamo invitarlo a disegnarne alcune colorate su un foglio. Nel disegno una bolla è più lontana dalle altre. Aiutiamolo a posizionare un pensiero per lui spiacevole o negativo all’interno della bolla , invitandolo a dire dentro di sé “ ti lascio andare via!”.

2. Il passo successivo è provare a sperimentare una pratica di mindfulness, tratta dal libro di Elin Snel “Calmo e attento come una ranocchia”, per aiutare i più piccoli a prendere le distanze con le storie che raccontano i loro pensieri. Anche gli adulti possono provarla:

Ti capita a volte di non riuscire a fermare i pensieri nella tua testa? I pensieri possono essere piuttosto invadenti , hanno da dire qualcosa su tutto e pensano di sapere tutto.

Questo esercizio ti aiuterà a passare dalla testa al corpo e a spostare la tua attenzione in un posto in cui i pensieri non possono raggiungerti.

Prova a sdraiarti , chiudi gli occhi e pensa alla giornata di oggi. Cosa è successo oggi?

forse ti accorgi che i pensieri partono in quarta, qualcosa ti preoccupa oppure ti viene in mente che avevi ragione su una certa cosa, magari arrivano idee eccitanti su quello che vorresti fare. Puoi vederli passare i pensieri,  osservali con curiosità. Nota il flusso dei pensieri come una serie di cantastorie nella tua testa. I pensieri arrivano, restano per un po’ e poi passano, scivolano come le foglie in una corrente di un fiume, finché non scompaiono alla vista e vengono rimpiazzati da altri pensieri. Riesci a sentire di cosa parlano ? o forse no? Parlano della giornata di oggi, di quella di ieri oppure di un ricordo? Forse sulla giornata di domani? Non sei obbligato a fare tutto quello che i pensieri ti dicono , sono solo pensieri non sanno sempre tutto. Quando sei stanco di avere troppi pensieri, puoi spostare la tua attenzione al tuo corpo, in particolare dalla testa alla pancia, come un piccolo ragno che scende dal filo della ragnatela. Puoi appoggiare le mani sulla pancia, nel punto in cui senti il respiro, la pancia si solleva e si abbassa, verso l’alto e poi verso il basso.

Riesci a sentirlo il dolce movimento del respiro? Non ci sono pensieri nella pancia, c’è solo il tuo respiro e il silenzio. Resta attento al tuo respiro, osserva la pancia che si gonfia e si sgonfia, il respiro si muove da solo e nel profondo della tua pancia non ci sono preoccupazioni non ci sono litigi, c’ è solo il respiro e attenzione.

Questo esercizio può aiutare i bambini a ricentrarsi prima di fare i compiti, prima di affrontare la giornata a scuola e anche quando il sonno tarda ad arrivare, per chi ha più difficoltà ad addormentarsi.