In un nido sicuro, quale può essere o diventare la famiglia, ogni individualità deve aver modo di emergere.
La Convenzione Internazionale dei diritti per l’infanzia già nel 1989 definiva come fondamentale il diritto dei piccoli ad esprimersi con libertà.Dunque, una volta intercettati i propri bisogni va da sé il vantaggio di verbalizzarli. 💬
J. Korczak, pedagogista polacco, parte dal presupposto che ciascuno reagisce in maniera diversa e particolare a ciò che lo circonda, avendo dunque un vissuto assolutamente personale e delle reazioni esclusive. Inoltre, la capacità di esternare il proprio mondo interiore va a vantaggio anche delle persone con le quali si vive. Fin dagli inizi della sua attività, egli tenta di infondere nei suoi ragazzi il coraggio delle proprie opinioni, valorizzando in particolare l’immaginazione e il linguaggio dei bambini. 🗣️
Sarebbe bello farlo anche con i nostri figli vero? Vi starete chiedendo però, come è possibile farlo nelle nostre caotiche giornate. O come è possibile farlo quando a mala pena i figli raccontano se hanno mangiato o meno a scuola.
✅ Vi proponiamo due delle invenzioni pedagogiche korczakiane.
1️⃣ La prima è la “Bacheca”, su cui i bambini potevano affiggere i propri pensieri, le proprie richieste o le proprie lamentele.
2️⃣ La seconda è la “Cassetta delle lettere”, il cui principale obiettivo era quello di insegnare a riflettere e a motivare ogni decisione o richiesta.
🔜 Provate ad inserire una di queste tecniche e fateci sapere come va!
Dott.ssa Miriam Incurvati