A livello globale, circa 5 miliari di persone hanno un telefono, 4 miliari usano internet e 3 miliari sono attivi sui social network.
Ad oggi, il modo strumenti come il web, cellulari e PC incrociano il percorso di sviluppo e di educazione sessuale dei nostri figli, mettendoli in contatto diretto con il mondo e consentendo loro di esplorare in totale autonomia territori per i quali potrebbero non avere le giuste competenze sul piano cognitivo ed emotivo.
Quale genitore si sentirebbe tranquillo se a undici anni un figlio vagasse di notte da solo in una grande città? Probabilmente, nessuno. Eppure, permettiamo ai ragazzi di aggirarsi in libertà nel web, senza limiti né regole, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Chiusi nella propria stanza, con pochi click sulla tastiera molti preadolescenti accedono a contenuti, immagini, sollecitazioni che spesso non sanno gestire dal punto di vista emotivo.
Il mondo virtuale non è a misura di bambino né di preadolescente: potrà diventarlo solo e noi adulti sapremo regolamentare, supervisionare ed accompagnare i minori all’interno di un territorio così vasto e complesso, consapevoli dei rischi che possono incontrare, imparando a gestirli e fronteggiarli.
Compito arduo? Ne siamo consapevoli. Ci confrontiamo quotidianamente con temi, strumenti, contenuti e situazioni mai conosciute da ragazzi, per le quali non abbiamo ricevuto dai nostri genitori delle contromisure che ora possano servirci da modello. Nel campo del digitale, nessuno ci ha mai mostrato né in teoria né in pratica cosa sia meglio dare e come, quali siano i comportamenti più adeguati ai bisogni educativi di oggi dei nostri figli.
Da queste considerazioni nasce in Progetto Pioneer una nuova Rubrica digitale, dedicata al tema dell’educazione digitale. Ci rivolgiamo a genitori, insegnanti, educatori e chiunque sia interessato a:
- Aumentare la propria consapevolezza circa i rischi legati al digitale (tecnologia, Internet, Social Media);
- Scoprire insieme strategie utili per gestire, prevenire ed affrontare i rischi della rete (ipersessualizzazione, pornografia, adescamenti, distrazioni, mala gestione del tempo in rete);
- Informarsi circa il funzionamento delle nuove tecnologie: come passano il tempo in rete i nostri figli? Come funzionano i nuovi Social Media? Cos’è una “stories” o un “tiktok”?
Il silenzio delle generazioni passate deve trasformarsi oggi in competenza e comunicazione: “perché per loro, i nostri figli, le parole peggiori sono le parole non dette.” (Pellai, 2015)
Dott.ssa Sara Del Pinto
Fonti:
Pellai, A. (2015) Tutto troppo presto. L’educazione sessuale dei nostri figli nell’era di Internet. De Agostini: Novara.
https://wearesocial.com/digital-2020