Un aspetto strettamente legato al benessere è quello della conoscenza di sé, la capacità e possibilità di essere consapevoli delle nostre esperienze interiori: emozioni, pensieri, percezioni.

Uno sguardo consapevole su noi stessi ci permette di mettere in atto comportamenti “pensati”, più efficaci, aumentando così il nostro ventaglio di esperienza che non si limita più ad agiti spesso automatici.

Quante volte in famiglia assistiamo alle stesse dinamiche che si svolgono sempre allo stesso modo?

Trovare spazi e momenti per sé non è sempre facile. I nostri spazi potenzialmente vuoti sono spesso saturati dall’utilizzo della tecnologia che ovunque ed in ogni modo ci dà la possibilità di usufruire di contenuti infiniti, sempre nuovi, sempre mutevoli.

Alcune studi evidenziano come il riposo, inteso come astensione da qualsiasi attività che non sia il puro e semplice pensare, non equivale all’ozio.

Il nostro benessere, la qualità della reazione con gli altri, passerebbero proprio attraverso la possibilità di alternare momenti in cui la nostra attenzione è concentrata con altri nei quali è libera di vagare.

Quanti si noi possono sinceramente ammettere di riuscire a concedersi occasioni simili, senza ricorrere a riempitivi?

Questa settimana, proviamo a pensare veramente a noi, resistendo alla tentazione di riempirlo con altro, con le nostre appendici digitali.

Dott. Gabriele Di Marco