Un percorso formativo in classe orientato allo sviluppo emotivo

Cari maestri… come va nelle vostre sezioni? classi difficili, alta conflittualità, bambini in preda alla rabbia con conseguenze devastanti per la serenità di tutti?

E voi genitori siete forse, disperati di fronte alla pervasiva tristezza o noia dei vostri pargoli? Avete difficoltà ad arginare le loro crisi di rabbia?

Allora questo progetto fa proprio per voi. Oggi vi presentiamo un progetto formativo in classe orientato allo sviluppo emotivo dei bambini della scuola Primaria.

Partendo dal corpo, il laboratorio permetterà di vivere un percorso di scoperta di sé e delle proprie emozioni, di consapevolezza e di libertà. Otto incontri per favorire il sano sviluppo emotivo nel vostro bambino: riconoscere le emozioni, imparare a nominarle ed in fine gestirle. Trasversalmente saranno rinforzate le capacità comunicative, introspettive e la crescita personale.

Consapevolezza e teatro

La struttura del progetto è pensata in modo da far avanzare i bambini su due diversi percorsi paralleli, psicologico riflessivo e teatrale esperienziale che procedono in sincronia. Si fanno esercizi teatrali, si sperimentano canali espressivi diversi, si riflette sulle emozioni e sulla loro utilità sulla vita e sulla scena. Continuo è il rimando fra corpo e mente, il tutto con la conduzione di uno psicologo e di un improvvisatore teatrale.

La metodologia utilizzata è quindi di tipo partecipativo, non direttivo. In una dimensione ludica e magica senza eguali, come quella che vede incontrarsi la disciplina psicologica con l’arte della recitazione, si riflette su cosa sia un’emozione. Si indagano i correlati fisiologici delle cinque emozioni primarie (gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto). Si ricerca la funzione delle emozioni primarie. Si impara a riconoscerle dentro di sè. Si adotta un atteggiamento di accoglienza senza giudizio. A tal proposito la Mindfulness ci viene in aiuto in quanto tecnica di consapevolezza, orientata al sentire e vivere il momento presente in modo non giudicante.

Il teatro è utile poi per rimettere in scena episodi del passato emotivamente significativi ma anche per provare nuovi sentimenti, fare quello che nella vita reale sarebbe impensabile. Per farvi saggiare meglio la bellezza di quanto vi proponiamo ecco la descrizione di qualche attività. I bambini sono immersi in fantastici percorsi attraverso i quali devono muoversi, esplorare e conoscere in modi nuovi. Sono istruiti a riprodurre ritmi con le mani e con i piedi e usano il tatto per sentire degli oggetti laddove la vista è inutilizzabile. Successivamente è loro chiesto di descrivere le sensazioni corporee provate. Dunque, simili giochi aumentano la consapevolezza sui propri sensi e su come questi influiscono sulla percezione del mondo. Un secondo esempio di attività è la rappresentazione teatrale di una situazione vissuta in maniera negativa raccontata da un bambino. Di seguito si chiede al bambino cosa avrebbe voluto dire o fare in quella situazione. In fine, lo stesso evento è rimesso in scena con l’aggiunta della reazione desiderata dal bambino. Così si aggiunge alla auto-consapevolezza emotiva la possibilità di imparare a rispondere ai propri sentimenti in modo più autentico e poi anche rispettoso degli altri.

Allora cari genitori, cari insegnanti vi abbiamo convinto? Miriam Incurvati e Antonio Scicchitano, eccoci pronti a partire per questa avventura con una nuova classe.

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