Recenti studi americani affermano che l’età media in cui un ragazzo guarda per la prima volta materiale pornografico è undici anni. Inoltre, secondo uno studio pubblicato in Archives of Sexual Behavior, maggiore è l’uso che un ragazzo fa della pornografia, maggiore sarà il bisogno di utilizzarlo nell’intimità sessuale con la propria partner, utilizzando deliberatamente immagini di pornografia durante l’atto sessuale per mantenere elevato il livello di eccitazione e per tenere sotto controllo le preoccupazioni riguardo la propria performance sessuale e la propria immagine corporea.
La pornografia modifica lo stato emotivo di una persona; infatti, l’uso di questa, può incrementare la quantità di endorfine nel corpo, la sua astinenza provoca una deflessione dell’umore e irritabilità, provocando una ricaduta. La pornografia influenza le relazioni; la continua esposizione diretta a materiale pornografico riduce il numero degli incontri nella realtà e talvolta l’interazione sociale è finalizzata alla ricerca di esperienze sessuali. In queste circostanze, talvolta, l’obiettivo della socializzazione è quello di trovare un’opportunità per agire sessualmente.
Il sussidio è indirizzato agli adolescenti che vogliono abbandonare l’uso di pornografia e cyberpornografia. Cosa possono fare i ragazzi per destrutturare le aspettative irrealistiche sul partner associate alla pornografia? Cosa possono fare per evitare che internet e altri dispositivi elettronici con i quali accedono alla pornografia diventino l’unica fonte di sicurezza emotiva? è vero come spesso si pensa che i video pornografici forniscono delle informazioni reali e dei chiarimenti sulla sessualità oppure non fanno altro che incrementare il senso di inadeguatezza e la paura di non essere all’altezza?
L’obiettivo del sussidio è di rispondere a queste domande, fornendo agli adolescenti delle linee guida, mettendoli a conoscenza di quali conseguenze realmente comporta l’esposizione alla pornografia e fornendo loro degli spunti di riflessione sul valore del corpo e il suo linguaggio, della possibilità di instaurare relazioni autentiche e come possono impegnarsi e investire le loro energie in attività alternative all’uso di pornografia.
Bibliografia:
- Treating Pornography Addiction, the essential tools for recovery, Kevin B. Skinner
- So sexy so soon, Diane E. Levin , Jean Kilbourne