Guardate vostro figlio e vedete che è cresciuto tanto e all’improvviso, sta cambiando, spuntano i baffetti, cambia la voce…è la pubertà, è arrivata! Come affrontare questo periodo? Come accompagnarlo nella crescita in maniera che sia consapevole e sereno?

La volta scorsa vi abbiamo dato alcuni spunti su come impostare un dialogo aperto ed efficace con i figli in età preadolescenziale, e ci siamo soffermati sulle ragazze. Oggi ci focalizziamo sui ragazzi.

Come già detto, è importante che i genitori sappiano bene cosa succede nel corpo dei ragazzi in modo di poterne parlare e spiegare loro il significato di quello che vivono. In questo dialogo ha un ruolo molto importante il padre. Il modo in cui il papà parla di questi argomenti, i termini che usa e il messaggio che trasmette sono di esempio per il figlio che ha nel padre un modello di riferimento. Inoltre il ragazzo si può sentire meno in imbarazzo sapendo che sono cose che il papà ha vissuto, vive  e capisce bene. Approfittiamone, queste sono occasioni preziose per costruire un rapporto solido con i nostri figli!

Tenete conto che la pubertà nei ragazzi si ha tra i 12 e i 14 anni, a volte un po’ prima e a volte un po’ dopo. I primi segni sono lo scatto di crescita (anche 10 cm in un anno!) e la comparsa dei peli pubici, seguita dai baffetti e dai peli sotto le ascelle. Poco dopo la comparsa dei peli sotto le ascelle si avranno le prime eiaculazioni! È importante che i ragazzi già sappiano cosa è l’eiaculazione e il suo legame con la fertilità. Pensate che nei maschi in 10 mesi circa, il livello di testosterone aumenta di almeno 20 volte. Il loro corpo e il loro cervello vengono letteralmente inondati da questo ormone. È in questo momento che inizia la pulsione sessuale e che diventa molto intensa. Per questo è importante aiutarli a capirla e ad incanalarla, inserendola in un contesto di relazionalità e legami affettivi.

Ogni papà, troverà un modo per spiegare cosa succede durante un’erezione e durante l’eiaculazione dal punto di vista fisiologico. Potrà dire che le erezioni si hanno già nell’infanzia, anzi, già nella pancia della mamma! Ma da questo momento iniziano ad essere legate al desiderio e al piacere sessuale. Infatti possono accadere se si incontra una bella ragazza, o se si vede qualche immagine o anche solo con pensieri e si provano nuove sensazioni di piacere e di attrazione. Può succedere che durante un’erezione si abbia l’eiaculazione, cioè l’uscita di liquido spermatico dal pene in erezione. Quando questo avviene si prova un’ intensa sensazione di piacere. Frequentemente le prime volte, questo avviene di notte e ci si può svegliare con il pigiama bagnato. Non bisogna preoccuparsi, è normale.  Quando questo succede vuol dire che si è diventati fertili, cioè in grado di donare la vita! È una cosa bellissima e una grande responsabilità.

È un compito molto importante aiutare i ragazzi a costruire pian piano questa consapevolezza. Parlate con lui di amore e di relazione, di come il desiderio e la pulsione sessuale ci spingono verso l’altro. Parlategli di cosa è un rapporto sessuale. Potete raccontargli di come vi siete innamorati e di come vi siete sentiti quando avete saputo che la mamma era incinta di lui.

Un altro aspetto importante è quello legato ai cambiamenti del corpo. Generalmente i ragazzi accolgono positivamente i cambiamenti del proprio corpo legati alla pubertà, diventano più alti e più muscolosi e questo spesso gli piace. Ma possono provare disagio nel confronto con gli altri se la pubertà arriva un po’ presto o un po’ tardi o se il loro corpo non corrisponde a quello che loro desiderano. Si può spiegare che non siamo tutti uguali, ognuno è unico e speciale e che prima o poi anche loro cresceranno e cambieranno. Si può sviluppare un po’ prima o un po’ dopo rispetto ai propri amici, ma questo non vuol dire essere “più” o “meno” degli altri, né che ci sono ripercussioni nella vita adulta, ma solo che ognuno ha i suoi tempi. Si può anche dire che non c’è un giusto fisico, che si può essere più alti o più bassi, più magri o più grassi, ma siamo perfetti così come siamo. L’importante è prendersi cura di noi e del nostro corpo. Con l’igiene personale e lo sport. I ragazzi, come le ragazze, sono bombardati da modelli sul corpo. Prendiamo spunto da quello che ci offrono i media per stimolare il loro senso critico.

Può capitare di notare che vostro figlio è diventato più irascibile e aggressivo sia nei vostri confronti che anche in altri contesti. Fa parte di questa età. È il testosterone che aumenta l’aggressività. Può succedere che loro non sappiano come gestirla, che si possa trasformare in rabbia o dare origine a comportamenti non adeguati. Come gestire allora la loro aggressività? Va capita, accolta e incanalata. Dobbiamo essere consapevoli che è fisiologico, e che è energia che va gestita. Mettere dei limiti chiari ma non colpevolizzare. Trovare degli ambiti in cui possono esprimersi e sfogarsi. Lo sport è un modo molto efficace!

Per concludere: la pubertà è un momento straordinario, trasmettete ai ragazzi un’ idea positiva su quello che stanno vivendo, siate pronti ad ascoltare e ad accogliere le loro perplessità, i loro dubbi e difficoltà, usate sempre un linguaggio semplice e rispettoso. Anche per i ragazzi vi consigliamo la lettura del nostro libro “Chi siamo: un viaggio nell’adolescenza” come spunto per il dialogo.

Nei prossimi articoli affronteremo insieme a voi come parlare di sessualità ai figli piccoli e ai figli adolescenti, quali sono le caratteristiche e le differenze tra sessualità maschile e femminile!

Dott.ssa Donatella Sanna