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Oggi riflettiamo sul nostro CORPO! Che valore diamo al nostro corpo, quanto lo conosciamo, quanto lo rispettiamo, quanto gli riconosciamo il ruolo e il valore che ha?

La società ci impone un culto del corpo assolutamente squilibrato: dobbiamo essere belli, secondo i canoni che ci impongono, dobbiamo essere super-in forma e super-efficienti. Per questo spesso sottoponiamo il nostro corpo a “torture inimmaginabili” pur di corrispondere a questi modelli e sentirci accettati.

Arriviamo a identificarci e a farci identificare solo dall’aspetto esteriore del nostro corpo: tu SEI quello che APPARI.

Dall’altra parte il corpo è totalmente a servizio nostro, svuotato della sua interiorità e coscienza, diventa strumento di piacere a tutti i costi. Ci faccio quello che voglio e faccio con quello degli altri quello che voglio.

Ma ognuno di noi è molto di più di questo.

L’uomo è una realtà integrata di corpo e “spirito”. Noi siamo pensieri, emozioni, sentimenti, desideri, idee, ricordi…che si esprimono attraverso un corpo.

Il corpo è ciò che ci rivela e ci manifesta, è ciò che ci permette di entrare in relazione con gli altri e con la realtà che ci circonda.

La realtà è che noi siamo veramente noi stessi se viviamo integrando armoniosamente la nostra parte corporea e la nostra parte interiore. L’una sostenuta dall’altra, l’una in funzione dell’altra.

L’adolescenza è un periodo di grandi trasformazioni sul piano fisico, psicologico ed emotivo. Il corpo si modifica, cambiano pensieri ed emozioni, cambia il rapporto con i genitori, con i coetanei e con il mondo! Piano piano i ragazzi rielaborano la loro immagine corporea e la loro identità relazionale.

E’ un momento meravigliosamente delicato in cui l’influenza della società, dei coetanei e dei media è molto forte.

G. una ragazza di 12 anni, dice “ho paura di non essere accettata dagli altri, quindi cerco di adattarmi” “se sono bella e magra mi sento più sicura e gli altri mi accettano di più”. “Essere belli significa essere magri” “per questo a volte si fanno cose stupide, che ci fanno male pur di essere belli, tipo non mangiare!”. L’aspetto fisico può diventare la misura di quello che sono.

E’ importante stare al loro fianco in questo processo di crescita come genitori ed educatori e insieme ritrovare il valore del corpo all’interno di quel “mistero” che è ognuno di noi.

Il corpo va conosciuto, rispettato e curato perché possa esprimere quello che siamo “dentro”. E’ perfetto così com’è ed è bello se rispecchia esteriormente la nostra bellezza interiore.

Per questo abbiamo pensato alcune piccole attività da fare con i vostri figli, con gli alunni o con i ragazzi a voi affidati.

Prendevi un tempo tutto vostro, create una situazione in cui tutti vi sentite a vostro agio. Siate pronti ad ascoltare e ad accogliere in maniera non giudicante quello che i ragazzi diranno e non abbiate paura di essere messi in discussione dalla loro semplice schiettezza! Mettetevi in gioco con loro! E siate pronti a guidarli dolcemente.

Le attività sono pensate per ragazzi dai 9 anni in su, ma opportunamente adattate possono essere fatte anche con bambini più piccoli!

1) Circle time: Chi siamo?

In cerchio, seduti per terra o intorno ad un tavolo, o come vi sentite a vostro agio.

Rispondete su un foglio a queste domande:

-descrivi te stesso (invitateli a parlare delle loro caratteristiche fisiche, dei loro gusti, degli aspetti del loro carattere…)

-in quanti modi ti puoi definire?

-quali sono le cose che più ti caratterizzano?

Ognuno legge le proprie risposte. Scrivete le parole o i concetti chiave su un foglio.

L’obiettivo è di mettere in evidenza l’ unità tra parte interiore e corporea di ognuno di noi. Il corpo è parte di noi, ci permette di esprimere chi siamo e di relazionarci con le cose e con le persone.

2) Body scan (dai 9 anni in su)

E’ una tecnica di meditazione utilizzata nella pratica di mindfulness che ha lo scopo di far prendere consapevolezza del proprio corpo, con l’obiettivo di “sentire” autenticamente e in maniera non giudicante ogni parte del corpo. Ci aiuta a comprendere da un punto di vista esperienziale l’interconnessione delle due parti che costituiscono il nostro essere.

E’ un modo per entrare in contatto con la nostra corporeità e di ringraziare il nostro corpo per come è per quello che fa giorno dopo giorno per e con noi.

Poi parlate di cosa avete provato durante questa pratica.

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3) Rifletto e creo!

Pensate e scrivete su un foglio tutto quello che fa il corpo: a cosa serve? Come esprime le nostre emozioni e i nostri sentimenti?

Raccogliete le idee e fatene qualcosa di bello (un filmino, un cartellone, disegni, foto….e tutto quello che vi viene in mente!)

Ecco quello che abbiamo fatto noi in una calda mattina estiva! E voi? Condividete con noi quello che avete fatto!

Buon viaggio alla scoperta di Chi siAmo!